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Curiosità

Cosa si intende per filiera alimentare della pasta?

Il processo produttivo della pasta secca ha subito notevoli cambiamenti nel corso dei secoli dovuti allo sviluppo tecnologico ed alla produzione industriale, ma il prodotto ottenuto è da sempre il frutto dell’unione di due semplici ingredienti: la semola di grano duro e l’acqua.

Analizziamo insieme le fasi che contraddistinguono oggi l’intero ciclo produttivo.

1.LA SELEZIONE

L’ottima resa di un prodotto finito è imprescindibile dalla scelta delle materie prime di partenza. Per questo a monte delle fasi propriamente produttive risulta fondamentale l’analisi delle semole scelte che vengono campionate, verificate, registrate e stoccate opportunamente all’interno di rispettivi silos che oltre ad accoglierle hanno anche la funzione di garantirne la corretta conservazione.

Della semola di grano duro vengono valutate principalmente le proprietà nutrizionali e nel dettaglio: la qualità e la quantità delle proteine, il contenuto in ceneri, il colore, la granulometria ed il contenuto di umidità.

2.L’IMPASTO

Una volta scelta la semola di grano duro idonea al prodotto finito che si vuole ottenere, questa viene miscelata con l’acqua nelle apposite macchine impastatrici. È in questa fase che si forma il glutine, una sostanza molto viscosa, proprio come risultato della trasformazione delle proteine quando alla semola viene aggiunta l’acqua ed inizia il processo di impasto. 

3.LA TRAFILATURA

L’impasto ottenuto dall’unione della semola con l’acqua viene poi introdotto all’interno delle macchine formatrici e modellato dalle trafile che determinano i diversi formati di pasta. Esistono due tipologie di trafile, che differiscono per il materiale di cui sono composte: le trafile in bronzo responsabili della resa di una pasta dalla superficie ruvida e porosa e le trafile in teflon che garantiscono al contrario una superficie più liscia e levigata.

4.L’ESSICCAZIONE

La fase di asciugatura a cui va incontro la pasta una volta terminata la trafilatura rappresenta il passaggio più delicato del ciclo produttivo. Durante questo step infatti la pasta viene lasciata riposare all’interno di essiccatori per ridurre il proprio contenuto d’acqua. A formati di pasta diversi corrispondono ovviamente cicli di essiccazione diversi, studiati in modo tale che la materia prima lavorata possa dare la propria migliore performance.

5.IL RAFFREDDAMENTO

Il penultimo passaggio, detto del raffreddamento, ha il compito di riportare la pasta a temperatura ambiente una volta conclusa l’essiccazione. A questo punto il prodotto è pronto per essere confezionato.

6.IL CONFEZIONAMENTO E LO STOCCAGGIO

Il prodotto finito viene immagazzinato in appositi silos e successivamente impacchettato ed etichettato. La pasta confezionata, disposta in scatole di cartone su pallet viene posizionata in magazzino, pronta per essere trasportata, consegnata ai clienti ed esposta negli scaffali.

Valdigrano garantisce un controllo capillare del prodotto, a partire dalle verifiche in entrata delle materie prime selezionate fino al controllo sul prodotto finito, prima a crudo e poi in cottura, terminando con il check in fase di confezionamento.

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