Caratteristiche, storia e abbinamenti
I fidelini sono degli spaghettini particolarmente sottili di origine ligure. I fidelini non ebbero fin da subito l’aspetto con il quale oggi li identifichiamo ovvero quello di un lungo spaghetto essiccato a nido; i primi testi arabi infatti che citano questo formato fanno riferimento ad una pasta filiforme molto corta. Gli storici ipotizzano che fosse proprio questa, nel ‘400, la pasta in partenza dalle navi genovesi dai porti di Palermo e Cagliari dove presidiavano ricche colonie di mercanti genovesi. Risalgono proprio a questo periodo le prime testimonianze dei “fidej”, una produzione di pasta talmente importante da far costituire, nel 1574 a Genova, l’associazione dei pastai detti Fidelari da cui con buona probabilità derivò poi il nome del formato di pasta, i fidelini.
Tempo di cottura
2 minuti
Origine regionale
L’origine dei fidelini è da attribuire alla Liguria, nonostante questa tipologia di pasta ebbe un’ottima diffusione anche nel sud Italia in particolare in Campania, nel medesimo periodo.
Migliori abbinamenti dei fidelini
I fidelini sono perfetti quando accompagnati da condimenti semplici come burro e formaggio, burro e salvia o pomodoro fresco magari insaporito con qualche filetto di acciuga sotto sale ed un po’ d’aglio. Risultano ottimi anche serviti con brodi o zuppe, in questo caso è preferibile romperli prima di farli cuocere. In terre campane infine i fidelini sono spesso utilizzati anche per preparare paste al forno e timballi.
Ingredienti
Semola di grano duro e acqua
Valori nutrizionali medi per 100g di prodotto crudo
– Valore energetico: 1508 kJ / 356 Kcal
– Grassi: 1,5 g
– di cui saturi: 0,4 g
– Carboidrati: 72 g
– di cui zuccheri: 3,0 g
– Fibra: 3,0 g
– Proteine: 12 g
– Sale: < 0,01 g
Consigli per la preparazione
Cucini la pasta in modo sostenibile? Ecco qui piccoli accorgimenti che fanno la differenza.
1. Non sprecare l’acqua, utilizza la quantità necessaria: 1 litro di acqua ogni 100 grammi di pasta secca
2. La cottura con coperchio fa risparmiare tempo e gas e l’acqua raggiungerà l’ebollizione prima
3. Aggiungi il sale non appena l’acqua ha raggiunto l’ebollizione e subito dopo butta la pasta
4. Metti il coperchio a metà cottura, spegni il gas (o la piastra elettrica) e termina così la preparazione, con la pasta nell’acqua calda, nella pentola chiusa.
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