I tortiglioni ed i rigatoni sono tra i formati che creano maggior confusione nel consumatore. Spesso si utilizza il nome di uno per indicare l’altro formato e viceversa oppure si pensa siano sinonimi. Errato! Sono entrambi una variante dei maccheroni e senza dubbio tra i formati di pasta corta più amati ed apprezzati in Italia. Si tratta di due tipologie di pasta estremamente versatili. L’ampia forma tubolare e le scanalature esterne che contraddistinguono entrambi sono ideali per raccogliere e trattenere condimenti di vario genere. Spesso si preferiscono con sughi densi e saporiti come salsiccia e funghi, alla boscaiola, oppure con sughi bianchi come crema di noci, speck e formaggio. Si adattano benissimo anche per la preparazione di paste al forno e timballi ed anche per essere farciti e poi gratinati, con ricotta e spinaci ad esempio o con ragù e besciamella.
Sono talmente apprezzati che spesso vengono utilizzati in sostituzione ai classici formati lunghi per la preparazione delle ricette tradizionali italiane come la pasta all’Amatriciana, la Carbonara o la Gricia.
Ma quali sono allora le reali differenze?
1. Le scanalature esterne sono più ampie e con un andamento a spirale nei tortiglioni mentre sono più strette e dritte nei rigatoni.
2. La forma, dritta in questo caso per i tortiglioni mentre leggermente più ricurva per i rigatoni.