Caratteristiche, storia e abbinamenti
Le mafaldine, termine con il quale noi oggi ci riferiamo ad un tipo di pasta corta, hanno una storia molto curiosa e particolare alle spalle, basti pensare che nascono inizialmente come formato di pasta lunga.
In origine venivano chiamate fettuccelle ricce, solo in seguito presero il nome di mafaldine o reginette, quando furono dedicate alla principessa Mafalda di Savoia. La loro arricciatura esterna presenta proprio la forma dell’elegante merletto che caratterizzava gli abiti di dame e regine al tempo.
Questi nastri di pasta lunga e piatta, larghi circa 1 cm, hanno bordi ondulati su entrambi i lati. Questa particolare arricciatura, che determina anche una differenza di spessore rispetto alla parte più centrale e sottile della pasta, resta ben definita anche dopo la cottura e contribuisce ad esaltare il gusto dei condimenti.
Le mafaldine nascono come pasta lunga di semola di grano duro ma nel corso degli anni vengono affiancate da due principali varianti: le mafaldine fresche all’uovo e le mafaldine corte.
Tempo di cottura delle mafaldine
10 minuti
Origine regionale
Le mafaldine nascono a Napoli in onore della principessa Mafalda di Savoia e si diffondono presto in tutto il territorio italiano. Proprio per la sua origine questo formato di pasta è da sempre considerato perfetto per accostamenti elaborati e pregiati, in memoria dei nobili e regali banchetti presso i quali veniva servito all’epoca.
Migliori abbinamenti
Il piatto della tradizione napoletana che vede come protagonista le mafaldine è un primo a base di ragù al quale viene aggiunta la freschissima ricotta locale. Più in generale si tende a proporre questo formato con condimenti consistenti, ricchi ed elaborati, come ragù di cacciagione o sughi bianchi a base di formaggi fusi o dal gusto forte come il caciocavallo o ancora con creme a base funghi.
Ingredienti
Semola di grano duro e acqua
Valori nutrizionali medi per 100g di prodotto crudo
– Valore energetico: 1508 kJ / 356 Kcal
– Grassi: 1,5 g
– di cui saturi: 0,4 g
– Carboidrati: 72 g
– di cui zuccheri: 3,0 g
– Fibra: 3,0 g
– Proteine: 12 g
– Sale: < 0,01 g
Consigli per la preparazione
Cucini la pasta in modo sostenibile? Ecco qui piccoli accorgimenti che fanno la differenza.
1. Non sprecare l’acqua, utilizza la quantità necessaria: 1 litro di acqua ogni 100 grammi di pasta secca
2. La cottura con coperchio fa risparmiare tempo e gas e l’acqua raggiungerà l’ebollizione prima
3. Aggiungi il sale non appena l’acqua ha raggiunto l’ebollizione e subito dopo butta la pasta
4. Metti il coperchio a metà cottura, spegni il gas (o la piastra elettrica) e termina così la preparazione, con la pasta nell’acqua calda, nella pentola chiusa.
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